OKX ha rilanciato il suo aggregatore di exchange decentralizzati (DEX) con misure di sicurezza potenziate il 4 maggio, a seguito di una pausa a marzo dovuta all'exploit del gruppo Lazarus [1]. Gli aggiornamenti mirano a identificare e bloccare attività sospette on-chain.
Il fondatore di OKX, Star Xu, ha annunciato il rilancio su X, evidenziando l'inclusione di un sistema di rilevamento degli abusi in tempo reale [1]. La piattaforma OKX Web3 aggiornata ora include strumenti per categorizzare i titolari di portafogli, identificando potenziali whale o sniper.
L'exchange ha dichiarato che le nuove misure includono un database dinamico di indirizzi sospetti per bloccare gli hacker in tempo reale [1]. OKX ha anche menzionato audit e verifiche da parte di società di sicurezza blockchain come CertiK, Hacken e SlowMist [1].
A marzo, OKX ha temporaneamente sospeso il suo aggregatore DEX per prevenire ulteriori abusi da parte del gruppo Lazarus [1]. Bloomberg ha riferito l'11 marzo che le autorità di vigilanza finanziaria dell'UE stavano indagando sull'aggregatore DEX e sui servizi di portafoglio di OKX per presunto riciclaggio di denaro legato all'hack di Bybit da 1,4 miliardi di dollari a febbraio [1].
OKX ha confutato le accuse, chiarendo che il suo servizio di portafoglio di autocustodia funge da aggregatore e non detiene le risorse dei clienti [1]. Anche altri servizi di criptovalute, tra cui eXch, sono stati sottoposti a scrutinio per il presunto coinvolgimento nel riciclaggio di fondi provenienti dalle attività del gruppo Lazarus [1].
eXch inizialmente ha negato le accuse, ma in seguito ha ammesso di aver elaborato alcuni fondi dall'hack di febbraio prima di cessare le operazioni il 1° maggio [1].
Questo articolo si basa sull'analisi del nostro autore di materiali tratti dalla seguente risorsa: Cointelegraph.