Il Kentucky promulga una legge a tutela dell'autocustodia delle criptovalute e prende in considerazione una riserva di criptovalute

Modificato da: Yuliya Shumai

Il Kentucky ha promulgato una legge che tutela il diritto degli individui all'autocustodia delle criptovalute, garantendo agli utenti il pieno controllo dei propri asset digitali. La legge, approvata all'unanimità alla Camera dei Rappresentanti il 28 febbraio (91-0) e al Senato il 13 marzo (37-0), impedisce ai governi locali di emanare leggi discriminatorie che prendono di mira il mining di criptovalute e chiarisce che le ricompense per il mining e lo staking non sono titoli. Inoltre, la gestione dei nodi blockchain e lo staking sono esenti dalle normative sul trasferimento di denaro del Kentucky. Il Kentucky sta anche valutando il disegno di legge 376 della Camera, che potrebbe consentire l'investimento fino al 10% delle riserve statali in eccesso in asset digitali con una capitalizzazione di mercato di 750 miliardi di dollari. Questa mossa allinea il Kentucky a un numero crescente di stati che stanno esplorando le criptovalute, con un terzo che attualmente sta prendendo in considerazione le criptovalute per i fondi pubblici e 19 stati in discussioni legislative in corso. Lo Utah, ad esempio, ha approvato un disegno di legge il 28 gennaio che autorizza il tesoriere dello stato ad allocare fino al 5% di determinati fondi pubblici ad asset digitali qualificati, a condizione che abbiano una capitalizzazione di mercato superiore a 500 miliardi di dollari. Il New Mexico ha presentato un disegno di legge simile il 4 febbraio, proponendo un'allocazione del 5% a Bitcoin.

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