Hawley indaga su Zuckerberg per presunto spergiuro e legami con la Cina tra accuse di censura

Edited by: Olga Sukhina

Il senatore Josh Hawley sta conducendo un'indagine sul CEO di Meta, Mark Zuckerberg, accusandolo di aver mentito al Congresso in merito ai rapporti di Facebook con la Cina e alle sue pratiche di censura. L'indagine si concentra sulle affermazioni secondo cui Facebook avrebbe sviluppato strumenti di censura in collaborazione con Pechino, tra cui la tecnologia di riconoscimento facciale e un "interruttore di emergenza" per le notizie, potenzialmente da utilizzare contro i dissidenti sia all'interno che all'esterno della Cina.

La commissione di Hawley terrà un'udienza mercoledì, con una whistleblower, Sarah Wynn-Williams, un'ex dirigente di Facebook, che collabora all'indagine. Il libro di Wynn-Williams descrive in dettaglio i presunti piani di Facebook per costruire la sua attività in Cina, tra cui la partnership con una società cinese per sviluppare strumenti di censura e fornire dati degli utenti al PCC. Questi strumenti includevano, secondo quanto riferito, un "contatore di viralità" per esaminare automaticamente i contenuti con oltre 10.000 visualizzazioni da parte di utenti cinesi.

I senatori Ron Johnson e Richard Blumenthal si sono uniti a Hawley nel richiedere documenti e comunicazioni relativi alle operazioni di Meta in Cina. Hawley ha dichiarato che Zuckerberg potrebbe affrontare accuse penali se lo spergiuro venisse provato. Meta ha negato le accuse, affermando di non operare i suoi servizi in Cina oggi e di aver infine scelto di non portare avanti le idee esplorate. L'udienza mira a scoprire la verità sui rapporti di Meta con la Cina e sulle sue dichiarazioni al Congresso degli Stati Uniti.

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