L'euro sta guadagnando forza rispetto al dollaro USA, poiché la crescita globale rallenta e le pressioni disinflazionistiche aumentano al di fuori degli Stati Uniti. Questo cambiamento inverte il boom dei mercati emergenti degli anni 2000 e influisce sulle valutazioni delle valute.
ING riferisce che le valute difensive come lo yen e il franco svizzero sono favorite a causa della loro liquidità e dei surplus delle partite correnti. Lo status di bene rifugio del dollaro USA è messo in discussione dal suo deficit delle partite correnti.
Gli investitori a medio e lungo termine stanno aumentando i loro rapporti di copertura FX sugli investimenti statunitensi, come si vede nel mercato delle opzioni FX. Le banche centrali potrebbero anche ridurre le loro partecipazioni in dollari, favorendo potenzialmente l'euro a causa della liquidità del suo mercato obbligazionario.
I fattori dominanti per EUR/USD quest'anno includono la fine dell'eccezionalismo statunitense, le dinamiche di allentamento della Fed rispetto alla BCE e i prezzi dell'energia più bassi. ING prevede che EUR/USD sarà scambiato verso l'estremità superiore di un intervallo compreso tra 1,10 e 1,15 entro la fine di giugno.
Sebbene EUR/USD possa correggere al ribasso più avanti nel corso dell'anno, l'allentamento previsto della Fed nel terzo trimestre dovrebbe compensare tali forze. EUR/USD potrebbe essere scambiato in un intervallo compreso tra 1,15 e 1,20 nella seconda metà del 2026, poiché lo stimolo fiscale sostiene la crescita dell'Eurozona e la BCE si prepara ad aumentare i tassi entro la fine dell'anno.