I mercati emergenti hanno subito oggi cali significativi, spinti dai crescenti timori di recessione legati alle politiche commerciali statunitensi. L'indice MSCI, che tiene traccia delle azioni delle nazioni in via di sviluppo, è sceso dello 0,6%, segnando il calo settimanale più consistente in oltre un mese.
I titoli bancari dal Giappone all'Europa hanno registrato i cali più consistenti, con cali pre-mercato osservati anche a Wall Street. Gli investitori stanno osservando attentamente il rapporto sull'occupazione statunitense e le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
I mercati valutari hanno registrato un aumento dello 0,2% rispetto a un dollaro più debole, ottenendo il guadagno settimanale più consistente dall'inizio di marzo. Il dollaro USA più debole, influenzato dalle tensioni commerciali e dagli adeguamenti valutari, presenta un impatto misto, potenzialmente facilitando il servizio del debito e aumentando al contempo i rischi di insolvenza per le economie emergenti.