La corona norvegese si riprende rispetto al dollaro USA tra preoccupazioni per l'inflazione e le tariffe, attirando investitori internazionali

La corona norvegese si è ripresa significativamente rispetto al dollaro USA, scambiando a 10,52 corone per dollaro martedì, un notevole miglioramento rispetto alle 11,47 corone di gennaio. Questa ripresa è attribuita a un dollaro in indebolimento a causa dell'incertezza economica statunitense e dei timori di una potenziale guerra tariffaria tra Europa e Stati Uniti, che ha rafforzato la corona rispetto sia al dollaro che all'euro.

Gli economisti suggeriscono che la percepita resilienza della Norvegia alle tariffe rende la corona attraente per gli investitori di Singapore, Dubai e Tokyo. Inoltre, i dati sull'inflazione superiori alle previsioni hanno portato a previsioni di un percorso dei tassi di interesse più ripido, ritardando potenzialmente un taglio dei tassi di interesse previsto a marzo e anticipando molteplici tagli nel 2025. Questo scenario aumenta l'attrattiva della corona offrendo tassi di interesse più elevati per un periodo prolungato.

La banca HSBC ha previsto una ripresa per la corona rispetto all'euro e al dollaro USA, citando uno spostamento nell'equilibrio dei rischi. Altri analisti prevedono anche che la corona si rafforzerà rispetto al dollaro nel medio-lungo termine.

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