L'asta di Sotheby's a New York City è stata testimone di un momento scioccante quando il busto in bronzo di Alberto Giacometti del 1955, Grand tête mince, non è stato venduto. La scultura, stimata a 70 milioni di dollari, era il fulcro dell'asta, ma non ha ricevuto offerte superiori a 64,25 milioni di dollari.
I tentativi del banditore Oliver Barker di stimolare l'interesse, comprese le offerte a candeliere, si sono rivelati infruttuosi. Il silenzio nella stanza era palpabile, con segnalazioni di sussulti e un 'velo' sulla sala vendite, secondo il The New York Times.
Il fallimento della vendita della scultura è un duro colpo per Sotheby's, poiché rappresentava quasi il 30% della stima bassa di prevendita dell'evento. Gli esperti suggeriscono che l'ambizioso aumento di prezzo dalla sua ultima vendita nel 2013, quando ha raggiunto i 53,3 milioni di dollari, ha scoraggiato i potenziali acquirenti.
La Fondazione Soloviev, il venditore, ha offerto il pezzo senza una garanzia di prezzo minimo, una decisione che potrebbe aver ulteriormente scoraggiato gli offerenti. Mentre alcuni temono che ciò possa influire sulla fiducia degli investitori nel mercato dell'arte, altri sostengono che il fallimento della scultura sia un incidente isolato.
Grand tête mince, che raffigura il fratello di Giacometti, Diego, è uno dei sei calchi, ma l'unica versione dipinta. Sotheby's ha apparentemente rimosso le riprese del pezzo dal suo video dell'asta.