Molti proprietari di animali domestici credono che i loro compagni li capiscano. Ma la scienza supporta queste affermazioni?
I ricercatori hanno studiato la comprensione del linguaggio umano da parte degli animali per decenni. Gli studi che coinvolgono primati, uccelli, delfini e altri animali sono fioriti negli anni '60 e '70. Tuttavia, gli scettici hanno spesso criticato questi studi, suggerendo che gli animali si limitino a imitare i loro addestratori. Mentre molti animali percepiscono abilmente segnali contestuali come il linguaggio del corpo e il tono della voce, è meno chiaro se comprendano il significato delle parole e le caratteristiche linguistiche complesse come la grammatica.
La ricerca attuale suggerisce che alcuni animali, con un addestramento specifico, possono comprendere aspetti del linguaggio umano, come il suono e il significato di determinate parole, secondo Live Science.
Simon W. Townsend, professore di antropologia evolutiva all'Università di Zurigo, ha spiegato che i sistemi di comunicazione animale e umana condividono somiglianze.
La maggior parte degli animali non ha ragioni evolutive per preoccuparsi del linguaggio umano. Tuttavia, i cani, che coesistono con gli umani da almeno 14.000 anni, hanno una particolare motivazione per ascoltare e rispondere ai loro proprietari.
I cani sono sintonizzati su suoni e toni specifici che gli umani usano per comunicare. Mostrano interesse per le voci e i gesti umani già a otto settimane. La ricerca neuroscientifica indica che i cani possiedono rappresentazioni mentali delle parole, suggerendo una comprensione più profonda del linguaggio.
Alcuni cani possono persino capire la grammatica di base. Chaser, un border collie altamente addestrato noto come "il cane più intelligente del mondo", ha imparato oltre 1.000 parole. Uno studio del 2011 ha dimostrato che Chaser poteva distinguere tra comandi come "porta il calzino alla palla" e "porta la palla al calzino", indicando una comprensione di base della sintassi.
Frederico Rossano, professore associato di scienze cognitive all'Università di San Diego, studia le abilità linguistiche canine utilizzando tavole con pulsanti. Ogni pulsante riproduce una parola registrata quando viene premuto.
Nel 2024, Rossano ha dimostrato che i cani rispondono ai suoni reali delle parole, non solo al loro contesto. Lo studio ha coinvolto 59 cani che ascoltavano un ricercatore premere pulsanti con parole relative a esterno, gioco e cibo, insieme a una parola senza senso per il confronto. Il ricercatore indossava le cuffie per evitare di influenzare le risposte dei cani.
Anche senza segnali contestuali, i cani hanno esibito comportamenti associati all'uscire o al giocare quando hanno sentito le registrazioni corrispondenti, come correre verso la porta o afferrare un giocattolo.
Questa ricerca suggerisce che i cani possono capire il linguaggio umano anche senza segnali contestuali. Tuttavia, altri studi indicano che i cani non distinguono tra parole che differiscono per un singolo suono, come "siediti" e "sette", suggerendo che la loro comprensione è probabilmente limitata.